Se sei un proprietario di un sito web, sai che la tua presenza online è cruciale per il tuo successo. Ma hai mai sentito parlare di Google AMP? È un framework progettato per creare pagine mobili leggere per il tuo sito web, ma potrebbe non essere la scelta migliore per tutti. Infatti, alcuni siti web hanno persino visto una diminuzione dei tassi di conversione dopo l’implementazione di AMP. Ecco perché è importante capire cosa sia AMP e come disabilitarlo in modo sicuro se necessario.
In questo articolo esploreremo l’impatto di Google AMP sui siti web e forniremo metodi per disabilitarlo in modo sicuro.
Quindi, immergiamoci e impariamo come ottimizzare l’esperienza mobile del tuo sito web.
Google AMP: cos’è?
Anche se Google AMP può essere vantaggioso per i siti con molti annunci o contenuti di news, è importante comprendere sia i suoi vantaggi che i suoi svantaggi prima di decidere di implementarlo. Google AMP è un framework che consente la creazione di pagine mobili leggere. Ciò può portare a tempi di caricamento più veloci e un’esperienza utente mobile migliorata.
Per ottenere questi risultati Google AMP utilizza tecniche come CDN e Cache ma è anche molto limitato sul codice da poter implementare nella pagina, con grosse ripercussioni su quello che può fare una pagina AMP. In Wordpress questo ha portato ha una estrema difficolta di adeguarlo alla moltitudine di temi e plugin con la conseguente difficoltà nel trovare siti web che non abbiano la versione AMP rotta o mancante di funzioni chiave rispetto alla controparte non AMP.
Perché disabilitare Google AMP?
Disattivare Google AMP può avere un impatto significativo sul tasso di conversione mobile di un sito web. Diverse case study e test hanno dimostrato questo fatto. Ad esempio Rock Star Coders ha registrato una diminuzione del 70% dei tassi di conversione dopo l’implementazione di AMP. Questi risultati suggeriscono che AMP potrebbe non funzionare per tutti i siti web, specialmente quelli già ottimizzati per il mobile.
Oltre ai tassi di conversione, ci sono altri fattori da considerare quando si analizza l’impatto della disattivazione di Google AMP, come l’ottimizzazione mobile, il confronto delle prestazioni, l’esperienza utente e le implicazioni SEO. Ad esempio, Outside magazine ha riportato un aumento delle visualizzazioni di pagina del 13% dopo la disattivazione di Google AMP. Ciò suggerisce che AMP potrebbe non sempre beneficiare i siti con molti annunci o contenuti di notizie.
In sintesi, sebbene inizialmente Google abbia tentato in ogni modo a spingere il progetto AMP, anche dando accesso a sezioni e funzioni esclusive della SERP alle pagine AMP oggi non è più così e AMP è unanimemente considerato un progetto morto e inutile in sito ben ottimizzato. Se quindi l’implementazione su un sito nuovo o rifatto è caldamente sconsigliata, la sua rimozione in un sito che già lo utilizza dipende dai casi, in primis quanto sono ottimizzate le pagine non AMP per la navigazione mobile e il loro tempo di caricamento.
Il Caso di studio: Un sito penalizzato da AMP
Questo sito è uno dei tanti casi in cui l’implementazione di AMP fa più danni che altro, nonostante delle visite accettabili (e più che altro dovute al fatto che la SERP di Chrome su Android predilige le versioni AMP delle pagine) tempo medio sulla pagina (Quanto l’utente rimane sulla pagina) e frequenza di rimbalzo (A grandi linee, quante volte l’utente ha visto quella sola pagina senza fare altro sul sito) sono preoccupanti.
Questo perché il sito, come tanti altri in Wordpress, la cui la versione AMP non è stata curata ha le pagine AMP sostanzialmente rotte, in cui, oltre a non funzionare il menu, anche i font e le dimensioni dei caratteri sono sbagliati rispetto al sito “originale”.
Metodi di rimozione di AMP da un sito WordPress
Se stai considerando di rimuovere Google AMP dal tuo sito WordPress, ci sono due opzioni principali tra cui scegliere. L’opzione 1 prevede l’utilizzo di un plugin per la ricerca e la sostituzione, come Real-Time Find and Replace, per rimuovere il codice rel=‘amphtml’ dalle pagine canoniche mentre si deindicizzano le pagine AMP. L’opzione 2 prevede la rimozione del plugin che genera la versione AMP delle pagine e il reindirizzamento delle pagine AMP alle pagine non-AMP.
Opzione 1 – Ricerca e Sostituzione
La prima opzione consiste nell’utilizzare un plugin di ricerca e sostituzione per rimuovere il codice rel=‘amphtml’ mentre si deindicizzano le pagine AMP.
Passaggio 1
Per disabilitare in modo sicuro Google AMP sul tuo sito WordPress, puoi scaricare e installare il plugin Real-Time Find and Replace. Questo plugin ha oltre 100.000 installazioni attive e una valutazione di 4,5 stelle. Ti consente di rimuovere il codice rel=‘amphtml’ dalle pagine canoniche e deindicizzare le pagine AMP. Questo metodo è consigliato in quanto è sicuro da usare senza intervento dello sviluppatore e non modifica il tuo database o sito.
passaggio 2
Una volta installato il plugin Real-Time Find and Replace, il passo successivo per disabilitare in sicurezza Google AMP sul tuo sito web è rimuovere il codice rel=‘amphtml’ dalle tue pagine canoniche e deindicizzare le tue pagine AMP.
Per farlo basta andare nella pagina del plugin inserire questo codice nel campo del codice da sostituire e lasciare vuoto il campo:
<link rel=”amphtml” href=”(.+)” >
In sostanza con questo passaggio abbiamo rimosso dal codice delle pagine principali, passate e future, ogni link della versione AMP che quindi rimarrà consultabile ma via via verrà deindicizzata dai motori di ricerca, per velocizzare ulteriormente il processo possiamo seguire il passaggio numero tre.
Passaggio 3
In questo passaggio andremo a inserire il seguente tag all’head delle pagine AMP:
<meta name=”robots” content=”noindex,follow”/>
In sostanza con questo codice andremo a istruire i motori di ricerca di rimuovere le pagine AMP già indicizzate e di non indicizzare quelle nuove. Per farlo ci sono vari metodi quello più semplice è usare il plugin stesso delle pagine AMP che spesso fornisce la possibilità di aggiungere codice HTML personalizzato.
Passaggio 4
Ora dovrai attendere che tutte (o comunque la maggior parte) le pagine AMP spariscano dai risultati di ricerca, solitamente ci voglio un paio di settimane a seconda del numero di pagine, puoi monitorare la situazione da Google Search Console
Quando le pagine AMP indicizzate saranno zero o comunque un risultato per te soddisfacente puoi seguire i passaggi dell’opzione 2 e rimuovere definitivamente AMP dal sito.
Opzione 2: Disabilita e Aggiungi Redirects
Questa opzione è un pò più rude della prima e sostanzialmente non aspetta che i motori di ricerca de-indicizzino le versioni AMP delle pagine, in alcuni casi può, quindi portare a un calo del traffico, almeno sul breve periodo.
Passaggio 1:
Rimuovi il plugin o qualsiasi altro sistema che genera le pagine AMP sul tuo sito WordPress. In questo modo non avrai più una versione AMP delle tue pagine e visitatori e motori di ricerca vedranno solo la versione normale.
Passaggio 2:
Per evitare che visitatori e motori di ricerca vedano un errore 404 al posto delle pagine AMP già indicizzate dovrai opportunamente reindirizzarle alla versione principale della pagina, per farlo puoi utilizzare il plugin per Wordpress Redirection o usare regole nel file .htaccess (per server Apache o Litespeed)
Redirect con Redirection
Per impostare un redirect con il plugin Redirection dovrai installarlo dal repository WordPress e procedere come segue:
Vai alla pagina del plugin e inserisci un nuovo redirect, nel campo “Source code” inserisci questo codice:
/(.*)\/amp
Selezionando l’opzione “Regex” e nel campo “Target URL” il seguente codice:
https://yourdomain.com/$1
Sostituendo “https://yourdomain.com” con l’url del tuo sito.
Fatto questo naviga in un paio di pagine AMP del sito e controlla se ti reindirizza con successo alla versione non AMP
Redirect via .htaccess
Per effettuare il redirect dalle vecchie pagine AMP alla sua versione normale attraverso htaccess dovrai inserire questo codice all’interno del file:
# Redirect from AMP to non-AMP path
RewriteEngine On
RewriteCond %{REQUEST_URI} (.+)/amp(.*)$
RewriteRule ^ %1/ [R=301,L]
Ricorda che il file .htaccess è una parte molto delicata e importante del sito e se corrotto, ad esempio da codice scritto male, può portare anche alla non raggiungibilità del sito stesso, quindi sempre meglio fare una copia di backup del file prima di modificarlo.
Conclusione
Congratulazioni! Hai acquisito con successo una migliore comprensione di Google AMP e del suo potenziale impatto sul tuo sito web. Imparando i vantaggi e gli svantaggi di questo framework, così come lo studio di caso e i metodi di rimozione forniti in questo articolo, sei ora in grado di prendere una decisione informata su se disabilitare o meno AMP sul tuo sito WordPress.
Risposte a domande frequenti
Quali sono i potenziali benefici di Google AMP per i siti web?
Google AMP può potenzialmente migliorare le prestazioni, aumentare il traffico, fornire una migliore esperienza utente, ottimizzare per i dispositivi mobili e aumentare il SEO per i siti web con molti annunci o contenuti di notizie. Tuttavia, potrebbe non funzionare per tutti i siti e si consiglia di testare.
Come può Google AMP influenzare il tasso di conversione mobile di un sito web?
Potresti aver notato dei cambiamenti nel tasso di conversione mobile dopo aver implementato Google AMP. Sebbene possa migliorare la velocità del sito web e l’impatto SEO per alcuni, può influire negativamente sull’esperienza dell’utente e potrebbe non essere adatto a tutti i siti web.
Disabilitare Google AMP può avere un impatto negativo su determinati tipi di siti web?
Disabilitare Google AMP può avere un impatto negativo sulle prestazioni mobile, sulla velocità della pagina, sull’esperienza dell’utente e sulle implicazioni SEO per determinati tipi di siti web. Assicurati di avere una versione non AMP adatta ai dispositivi mobile e con tempi di caricamento adeguati prima di rimuovere AMP.